lunedì 21 novembre 2016

Come le tessere di un mosaico, insieme è meglio!



Racconto del nostro Youth Exchange "Mosaic of Inclusion" in Ucraina

Se la guardi singolarmente, la tessera di un mosaico ti sembrerà solo un frammento di pietra irregolare, ma unita alle altre sarà in grado di dar vita ad un capolavoro. Questo è lo spunto riflessivo che ha fatto da filo conduttore al progetto a cui abbiamo preso parte, intitolato proprio Mosaic of Inclusion. Vogliamo raccontarvi la nostra esperienza.

Siamo un gruppo di sei ragazzi sardi, di età compresa tra i 22 e i 28 anni. Grazie all'associazione Studenti per la città, alla fine di ottobre siamo partiti alla volta dell'Ucraina per partecipare a uno Youth Exchange insieme a giovani provenienti da altre nazioni europee. Il progetto Mosaic of Inclusion, organizzato da Youth Line Germany, si è svolto nella città di Lviv (in italiano Leopoli – sì, un nome un po' strano, sembra Paperopoli) dal 30 ottobre al 6 novembre 2016, e ha coinvolto 36 partecipanti da Ucraina, Germania, Armenia, Italia, Moldavia e Romania. Per tutti noi si trattava di un Paese sconosciuto e non sapevamo c


osa aspettarci, ma il bello dell'avventura è proprio la sorpresa.

Il viaggio è stato molto lungo, abbiamo dovuto scegliere un volo per Varsavia e proseguire in autobus fino all'Ucraina, arrivando a tarda notte a destinazione. Ma questo non ha frenato il nostro entusiasmo e siamo andati a dormire carichi per affrontare il nostro primo giorno al meglio. Per tutta la settimana, durante il giorno abbiamo partecipato a numerose attività sul tema dell'inclusione sociale, gli stereotipi, le discriminazioni, le differenze culturali, la disabilità, le opportunità offerte dal programma Erasmus Plus. Alcune sono state divertenti e ci hanno aiutato a creare un'atmosfera amichevole con tutto il gruppo, altre invece sono state emozionanti e ci hanno fatto riflettere.

Ogni sera erano in programma diversi eventi: la serata interculturale, in cui ogni gruppo nazionale ha presentato le specialità della propria terra, è stata molto utile per conoscere un po' meglio la cultura di altri Paesi di cui magari abbiamo sentito parlare raramente; la serata cinema, in cui è stato proiettato un film sul tema del progetto; e naturalmente la serata alla scoperta di Lviv by night, in cui abbiamo avuto modo di esplorare la città.

Ma questo era solo l'inizio. Lo scopo finale dell'incontro era la realizzazione di alcuni video in cui si affrontano le tematiche analizzate durante il progetto. Cinque gruppi multiculturali hanno dato vita a brevi filmati, alcuni comici, altri seri e toccanti, con l'obiettivo comune di parlare allo spettatore di stereotipi, discriminazione e inclusione. Lavorare in gruppo con altri giovani europei è stato molto interessante, ci ha permesso di metterci alla prova e superare le barriere linguistiche e culturali per raggiungere insieme uno scopo.

Siamo tornati a casa con tanti bei ricordi e questa avventura ci ha insegnato tanto. Ovviamente ci sono stati imprevisti e a volte è stato difficile doversi adattare alle situazioni, alle diversità, alle abitudini locali. Ma ci sentiamo di consigliare a qualunque giovane, che voglia mettersi alla prova e sia dotato di spirito di adattamento, di partecipare a progetti di scambio culturale. In una sola settimana avrete modo di ridere, sconvolgervi, sorprendervi, riflettere, capire qualcosa su voi stessi e sentirvi parte di un fantastico gruppo.

Come on guys, what are you waiting for?

Andrea, Claudio, Enrica, Giulia, Mariangela, Veronica

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