mercoledì 31 luglio 2013

Active Unit Social Changes

Active Unit Social Changes
Larnaca, Cipro, 1 – 8 settembre 2013


Lo scambio giovanile “Active Unit Social Changes” riunirà 42 giovani partecipanti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, provenienti da 7 diversi paesi europei.



Lo scopo del progetto è quello di diffondere il concetto di partecipazione attiva tra i partecipanti, spingendoli a prendere parte attivamente alla vita della propria comunità, prescindendo dal proprio status sociale. Il progetto mira a fornire ai giovani partecipanti  nuove competenze e conoscenze, spendibili nel campo della progettazione e atte alla risoluzione dei problemi quotidiani.
Il progetto fa leva, poi, sul concetto di inclusione sociale, mirando a incrementare la partecipazione attiva di tutta la categoria dei giovani “socialmente svantaggiati” tentando di abbattere tutte le barriere: sociali, linguistiche e culturali, incoraggiando i partecipanti alla collaborazione, al sostegno reciproco e alla cooperazione. Gli obiettivi verranno raggiunti attraverso tutta una serie di attività quotidiane che coinvolgeranno attivamente i giovani partecipanti. Le attività verranno proposte avvalendosi dei metodi dell’educazione non formale: son previsti, quindi, lavori di gruppo, dibattiti, sessioni partecipate e attività pratiche all'aria aperta.
I costi di partecipazione al progetto sono pari al 30% del prezzo dei costi di viaggio. 


Le spese per il vitto e l’alloggio, nonché il restante 70% son finanziate dalla Commissione Europea attraverso il programma Gioventù in Azione.
Per inviare la propria candidatura o avere maggiori informazioni sul progetto contattare:

associazionestudentiperlacitta@gmail.com

venerdì 26 luglio 2013

Rights, Camera, Action! Participation and democracy in Europe - Kick-off Meeting – 21, 23 luglio 2013


Si è svolto a Cagliari, dal 21 al 23 Luglio, il primo meeting del progetto Rights, Camera, Action! Participation and democracy in Europe che si colloca all’interno dell’azione 1.3 del programma Gioventù in Azione.
Scopo generale del meeting è stato quello di trasmettere le informazioni a tutti i partecipanti, concordando congiuntamente gli aspetti di pianificazione, di gestione e finanziari del progetto, definendo la situazione e facendo il punto sul lavoro da svolgere, organizzando così le attività future.
 Il progetto, che ha preso il via nel mese di Giugno 2013 e terminerà nell’Aprile 2014, è basato su una patnership che coinvolge dodici organizzazioni giovanili, due per ciascun Paese e provenienti da: Estonia, Italia, Croazia, Grecia, Portogallo e Slovenia.
Durante la giornata del 22 Luglio, successiva all’arrivo di tutti i rappresentanti delle organizzazioni partner e al termine delle presentazioni di rito di tutte le persone coinvolte, è stata aperta e stimolata la discussione tra i partecipanti al meeting. Questi i principali contenuti: trasmissione delle informazioni più importanti sulla natura del progetto, presentazione della pianificazione del progetto in ogni suo passaggio e i primi passi concreti, definizione delle regole da seguire.
Nella prima parte il responsabile del progetto, al fine di creare una buona base di lavoro e affinare l’identità della partnership, ha presentato e delineato il profilo dell’Associazione Studenti per la Città, ente organizzatore e soggetto applicante, vincitore del progetto. A seguire i rappresentanti delle associazioni partner presentano le rispettive organizzazioni di provenienza e i principali ambiti di lavoro. Emergono all’interno delle stesse diverse figure professionali quali fotografi esperti, organizzatori di festival culturali, figure attive nel campo delle politiche giovanili, esperti nel settore della comunicazione del giornalismo con alcuni casi di associazioni che hanno una televisione e una radio propria. Non mancano, poi, realtà attive nell’ambito del programma Gioventù in Azione, quindi nel campo della mobilità internazionale giovanile, con esperienza pluriennale nel settore, così come associazioni alle primissime esperienze. Un momento, questo, di indubbia importanza, il quale ha potuto confermare la motivazione e la convinzione dei partner a realizzare il progetto.
La seconda parte della riunione, dalla struttura chiara e ben delineata e coordinata sempre dal responsabile di progetto, si è concentrata sull’analisi del progetto in tutte le sue fasi, riassumibili nel modo che segue:
·         - Fase di preparazione: propedeutica al meeting.
·        -  Kick off meeting: che annuncia l’avvio ufficiale del progetto, attualmente in fase di svolgimento.
·       - Laboratori locali: preceduti da una conferenza stampa di presentazione (obbligatoria per ciascun Paese). Durante questa fase si svolgeranno le attività a livello locale che dovranno essere implementate dalle associazioni partner nelle rispettive comunità. I laboratori, che saranno legati ai seguenti tre concetti: Cittadinanza attiva, Democrazia partecipativa e Partecipazione attiva giovanile, si svolgeranno nel periodo di tempo compreso tra Settembre e Ottobre 2013. Questi coinvolgeranno 25 giovani, i quali dovranno cimentarsi nella realizzazione di uno o più video inerenti le tematiche sopra citate, oggetto del progetto. I partecipanti saranno guidati nella realizzazione dei laboratori da un facilitatore e da uno o più esperti della tematica. Ciascuna organizzazione dovrà, in questo contesto, cercare di includere anche e soprattutto giovani rientranti nella categoria “socialmente svantaggiati”. Risulterà fondamentale, al termine di ciascun laboratorio, creare dibattito e discussione in maniera costruttiva.
·      - Realizzazione degli spot: questa tipologia di attività si svolgerà nel mese di Novembre 2013. L’idea di base emersa è stata quella di creare (sceneggiatura, regia e montaggio) almeno un video-spot per Paese coinvolto. I video dovranno essere preferibilmente in inglese con sottotitoli nella lingua del Paese produttore.
·       -  Meeting intermedio di valutazione: si terrà a Novembre 2013 e servirà a fare il punto della situazione e a definire i diversi punti di vista al riguardo ma, soprattutto, le aspettative alla luce degli obiettivi posti. Sarà anche il momento per elaborare una pianificazione dettagliata in vista del passaggio successivo: il Meeting Internazionale di Giovani.
·    - International Youth Meeting: al quale prenderanno parte trentasei giovani partecipanti, possibilmente bilanciati per genere, scelti dalle associazioni partner. I partecipanti dovranno cimentarsi nella produzione di un cortometraggio che promuova i principi della cittadinanza attiva e della democrazia partecipativa, specie in vista delle elezioni del 2014 per il Parlamento Europeo.  Il filmato, sottotitolato nelle sei lingue dei paesi partecipanti, verrà distribuito in dvd, in numero prestabilito per ciascuna organizzazione.
·       - Meeting di valutazione finale: chiuderà il progetto nel mese di Aprile 2014. Verrà analizzato il materiale prodotto e si valuterà il raggiungimento degli obiettivi prefissi.

Alla chiusura del progetto si terrà una conferenza stampa finale, anche questa obbligatoria per ciascun Paese,  allo scopo di disseminare e pubblicizzare i risultati e il prodotto finale.


La parte finale del meeting è stata dedicata alla gestione amministrativa e contabile del progetto, in particolare al budget spettante a ciascuna organizzazione. Oltre ad aver definito alcune regole basilari quali rimborso dei costi, riscontri, completezza della documentazione di viaggio a livello generale, è stato poi predisposto e discusso  il quadro dei costi del progetto che le associazioni dovranno sostenere. I costi (di viaggio, diretti, indiretti, d’affitto e nolo e di pubblicazione), suddivisi ed indicati ciascuno per le specifiche fasi del progetto,  sono assegnati singolarmente a ciascuna organizzazione partner.

giovedì 18 luglio 2013

Federica e il suo primo progetto con Gioventù in Azione



Dall’8 al 16 luglio 2013 30 ragazzi provenienti da 10 nazioni europee hanno vissuto e lavorato insieme in occasione del corso di formazione “Coexist in Europe”: un’opportunità di crescita e confronto che si è rivelata estremamente interessante e stimolante, sia dal punto di vista formativo che personale. Lo scopo principale del corso, infatti, era quello di creare un’arena di dibattito e riflessione intorno al tema della diversità religiosa e del dialogo interconfessionale tra giovani provenienti da diverse realtà culturali e sociali, svilupparne la consapevolezza circa i temi trattati e fornire loro le competenze e gli strumenti necessari a promuovere la cooperazione interculturale, la sicurezza e la coesione sociale nell’ambito dei conflitti religiosi, il tutto attraverso il metodo dell’educazione non formale.
Una tematica di rilevanza fondamentale per l’inclusione delle minoranze nelle rispettive comunità e la pacifica convivenza delle stesse all’interno della più vasta sfera europea; tematica delicatissima e attuale che non a caso ha visto coinvolte la maggior parte della nazioni provenienti dall’area balcanica (Montenegro, Croazia, Macedonia, Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo) – regione storicamente multietnica, fortemente colpita da scontri etnici e religiosi – e Bulgaria, Germania, Polonia, Italia (stati che, nonostante una tradizionale maggioranza religiosa, accolgono una pluralità di confessioni diverse, hanno visto e tuttora affrontano conflitti di natura religiosa). In particolare, il corso si è tenuto  presso la splendida località marittima di Bar, in Montenegro, dove cattolici, ortodossi e musulmani convivono pacificamente.
Dall’Italia, le tre rappresentanti per Studenti per la città: Claudia, Irene e Federica; le prime due avevano già partecipato ai progetti promossi nell’ambito del programma Youth in Action, mentre per me, Federica, è stata la prima volta, sicuramente la prima di una lunga serie… È stata un’esperienza che definire “intensa” è riduttivo: 30 giovani che, nonostante diversissime esperienze di vita e talvolta opposti background culturali, hanno vissuto e lavorato insieme per 8 giorni (trascorsi, purtroppo, velocissimamente), giungendo ad instaurare un rapporto di collaborazione, rispetto e amicizia.  In effetti, la programmazione ci ha tenuto in stretto contatto la maggior parte della giornata, tutti i giorni: dalla mattina alle 9,30 alle 19,30 con un break per il pranzo tra l’una e le 4,30: workshops, laboratori, lavori di gruppo e dibattiti, inframmezzati da momenti più rilassanti e giocosi, ma sempre volti ad incrementare la nostra coscienza e conoscenza rispetto al tema del corso. Quasi tutti i dopocena sono stati momenti di svago e socializzazione, opportunità per conoscerci meglio: la serata interculturale, per esempio, durante la quale ogni nazione ha avuto la possibilità di presentare il proprio paese attraverso piatti, musica e oggetti tradizionali; o la “ngo fair”, grazie a cui ognuno di noi ha fatto conoscere la propria associazione e scambiato contatti con le altre. Abbiamo inoltre avuto modo di visitare la bellissima città di Bar durante il nostro “free evening”, città ricca di storia ma anche di attrazioni turistiche e affollatissimi locali, nei quali abbiamo vissuto momenti davvero indimenticabili!

Tutto questo è stato reso possibile anche, e soprattutto, grazie al trainer del corso, e ai suoi due preziosissimi collaboratori.